UN’ESPERIENZA UNICA
Mariano Goglia nasce il 15/04/1948 a Vitulano, paesino sannita ai piedi delle Pentime, famoso nel mondo per il suo marmo rosso, marmo che tra le sue mani prende forma trasformandosi in arte pura.
Per la sua scultura vale in pieno la celebre frase di Michelangelo Buonarroti: “tu vedi un blocco, pensa all’immagine: l’immagine è dentro basta soltanto spogliarla”. E il maestro Goglia “spoglia” i blocchi di marmo, che prendono vita, che diventano volti di donna, corpi sinuosi in movimento, un movimento che sembra seguire le venature rosse del marmo stesso, venature che lui asseconda rendendole parte indissolubile dell’opera, quasi ne potesse decidere il verso e l’andamento.
Proveniente da una famiglia di artisti, il papà è un pittore, sente da sempre il desiderio di dedicarsi alla scultura ma cederà a quello che lui stesso definisce “la chiamata” solo intorno ai 45 anni quando scolpisce la sua prima opera da un semplice “ciocco” di legno.
Da allora sono passati 30 anni ed il maestro Goglia ha avuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali (le sue opere sono state esposte a Monaco di Baviera e molte sono collocate in ambiti privati e pubblici in varie parti del mondo).
Scolpire è per lui “una malattia” che lo porta, una volta immaginato “un buon progetto”, a lavorarci freneticamente, martellata dopo martellata, crescente in lui la smania di contemplare la sua opera nella sua compiutezza.
Da alcuni anni è possibile ammirare le sue opere in un’esposizione permanente, un percorso di Arte a Cielo Aperto, nel cuore di Vitulano, in una location molto suggestiva, al lato del complesso della Santissima Trinità; una passeggiata immersi nella bellezza che si conclude nella splendida Cappella dei Nobili (1636), alle spalle del maestoso campanile in stile Vanvitelliano.
(Testi a cura di Esther Buonanno)